Addio alla religiosa più anziana al mondo che ha visto durante la sua vita la bellezza di ben 10 papi. Dopo aver spento lo scorso 20 febbraio la bellezza di 110 candeline, suor Candida (al secolo Alma Belotti) è morta serenamente nella sede delle Ministre degli Infermi di San Camillo de Lellis di via Elisa sabato 27 maggio, proprio nell’anno in cui si ricordano i 150 anni dalla morte della fondatrice, la beata Maria Domenica Brun Barbantini.
Suor Candida era originaria di Quinzano in provincia di Verona. Era entrata a far parte della "croce rossa" di San Camillo all'età di 20 anni. Il suo primo ingresso nell'Istituto delle Ministre degli Infermi di Lucca era avvenuto il 5 gennaio del 1931. Dal 2000, all’età di 93 anni, era alla casa madre di Lucca, dopo essere stata in giro per alcuni sedi italiane per svolgere la cura delle giovani consorelle. Aveva festeggiato l’ultimo compleanno circondata dall'affetto del arcivescovo di Lucca Italo Castellani, della superiora provinciale suor Giuliana Fracasso e delle consorelle. Per lei anche una speciale benedizione di Papa Francesco, che la religiosa aveva addirittura incontrato a Roma nel 2014, in occasione del suo 107esimo compleanno, partecipando alla messa celebrata nella Domus Santa Marta e ricevendo la sua benedizione.
Suor Candida ha sempre mantenuto anche negli ultimi anni uno straordinario attivismo fisico e mentale, e soprattutto una grande ironia. Un amore antico, trasmessole dalla sua famiglia, per l'opera lirica: la sua opera preferita Bohéme, e l'aria di Mimì che conosceva a memoria ed ha cantato sempre volentieri. Si è spesa fino all'ultimo con la preghiera e l'esempio della sua vita per i giovani. Per ciascuno di loro rivolgeva sempre un consiglio, come solo il cuore di una nonna saggia può dare con il fulgido esempio della sua vita ai cari nipoti che ama più di sé stessa, <<Amare, amare e ancora amare. Con gioia! Abbiate fiducia nel futuro, e impegnatevi al massimo per realizzare i vostri desideri>>.
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