lunedì 29 maggio 2017

LA GARMUGIA LUCCHESE


Lucca terra di grande varietà di prodotti alimentari, frutti del suo generoso territorio e dell'instancabile lavoro del suo mondo contadino nei decenni. Diventa così più di una bella occasione poter gustare ricette diverse, con stili e sapori unici. Dalla piana, alla Garfagnana fino alla Versilia, la cucina tipica lucchese vede sempre le verdure fra le protagoniste. Il tutto sicuramente favorito da condizioni climatiche miti che permettono al meglio la loro coltivazione.

Un piatto tipico primaverile della piana è la garmugia lucchese. Una zuppa ricca di primizie vegetali, come ortaggi e verdure fresche. In passato gli avi lucchesi la preparavano anche nel camino così da averla sempre disponibile. Per chi vuole è possibile la variante degli aromi secchi, uniti a carne e pancetta profumate. Questa zuppa si contraddistingue per l'amalgama misto di carciofi, piselli, asparagi, cipolline, fave cucinate con la carne di macinato di vitello o manzo e la pancetta, alcune fette di lardo che servono anche a dare consistenza, olio extravergine di oliva, sale fino e pepe nero. Il pane tostato o fritto insaporito con spicchi d'aglio per accompagnare la garmugia può essere aggiunto tagliato a fette e tostato oppure a cubetti dopo averlo fritto.

Si inizia a preparare pulendo bene ogni tipo di verdura. Una volta che le cipolle fresche diventano chiare durante la cottura insieme all'olio, va aggiunto il macinato, due fette di lardo con la pancetta tagliata a cubetti. Le verdure vengono cotte in base alla loro consistenza: mano a mano si aggiungono per ottenere una zuppa in cui tutti gli ingredienti siano cotti a puntino. Si aggiungono i piselli e le fave fresche e si copre poi il tutto con il brodo fino ad arrivare a far bollire il tutto. In quel momento, si uniscono i carciofi e gli asparagi, lasciando scoperti di questi ultimi le punte. Si aggiunge poi sale e pepe e si fa cuocere il tutto a fuoco lento per un quarto d'ora. Dopo 15 minuti aggiungiamo a far cuocere le punte esterne degli asparagi e si cuoce altri 5 minuti. A questo punto si preparano i piatti da tavola, dove vi si può aggiungere pane tostato insaporito con uno spicchio d'aglio e poi servire in tavola.                           




                                          


INCENDIO SULLE COLLINE DI MONTECARLO




MONTECARLO. Squadre di volontari, vigili del fuoco e due elicotteri, di cui uno della Regione e uno dei Vigili del fuoco, sono in azione per fronteggiare un incendio generatosi in una zona boschiva in località Poggio Baldino, nel comune di Montecarlo. L'estensione dell’incendio è ancora da determinare a causa della presenza di molto fumo al livello del terreno; si cerca di evitare il propagarsi delle fiamme. L’incendio viene monitorato con grande attenzione perché ha colpito una zona boschiva non lontana da case.
  




              


          

domenica 28 maggio 2017

IL NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO GRUPPO DONATORI FRATRES SAN FILIPPO



Il Gruppo Donatori Fratres San Filippo Lucca comunica che l’Assemblea dei Soci del 14 marzo u.s. ha eletto i componenti del nuovo Consiglio Direttivo per il quadriennio 2017-2020.

Nella riunione del Consiglio del 21 marzo u.s. le cariche previste dal Regolamento per i Gruppi Fratres sono state così distribuite:

Presidente: Satin Daniela
Vice Presidente Moriconi Arianna
Segretario: Barsocchi Riccardo
Amministratore: Cremona Fabrizio
Capogruppo: Andreini Gregorio
Consigliere: Della Croce Cristiana
Consigliere: Frediani Marco

Con l’occasione il Consiglio Direttivo ricorda con affetto e gratitudine Giuseppe Giometti, recentemente scomparso, per molti anni Presidente del Gruppo.


ADDIO A SUOR CANDIDA, LA RELIGIOSA PIU'ANZIANA AL MONDO



Addio alla religiosa più anziana al mondo che ha visto durante la sua vita la bellezza di ben 10 papi. Dopo aver spento lo scorso 20 febbraio la bellezza di 110 candeline, suor Candida (al secolo Alma Belotti) è morta serenamente nella sede delle Ministre degli Infermi di San Camillo de Lellis di via Elisa sabato 27 maggio, proprio nell’anno in cui si ricordano i 150 anni dalla morte della fondatrice, la beata Maria Domenica Brun Barbantini. 

Suor Candida era originaria di Quinzano in provincia di Verona. Era entrata a far parte della "croce rossa" di San Camillo all'età di 20 anni. Il suo primo ingresso nell'Istituto delle Ministre degli Infermi di Lucca era avvenuto il 5 gennaio del 1931. Dal 2000, all’età di 93 anni, era alla casa madre di Lucca, dopo essere stata in giro per alcuni sedi italiane per svolgere la cura delle giovani consorelle. Aveva festeggiato l’ultimo compleanno circondata dall'affetto del arcivescovo di Lucca Italo Castellani, della superiora provinciale suor Giuliana Fracasso e delle consorelle. Per lei anche una speciale benedizione di Papa Francesco, che la religiosa aveva addirittura incontrato a Roma nel 2014, in occasione del suo 107esimo compleanno, partecipando alla messa celebrata nella Domus Santa Marta e ricevendo la sua benedizione.
Suor Candida ha sempre mantenuto anche negli ultimi anni uno straordinario attivismo fisico e mentale, e soprattutto una grande ironia. Un amore antico, trasmessole dalla sua famiglia, per l'opera lirica: la sua opera preferita Bohéme, e l'aria di Mimì che conosceva a memoria ed ha cantato sempre volentieri. Si è spesa fino all'ultimo con la preghiera e l'esempio della sua vita per i giovani. Per ciascuno di loro rivolgeva sempre un consiglio, come solo il cuore di una nonna saggia può dare con il fulgido esempio della sua vita ai cari nipoti che ama più di sé stessa, <<Amare, amare e ancora amare. Con gioia! Abbiate fiducia nel futuro, e impegnatevi al massimo per realizzare i vostri desideri>>.

L’ultimo saluto le sarà riservato martedì 30 maggio alle 17 nella chiesa della Santissima Trinità di Lucca in via Elisa. 


UN NEGOZIO DI FIORI DEL CENTRO STORICO FESTEGGIA 20 ANNI



Un negozio di fiori e piante specializzato in varietà artificiali ed in plastica. In via Santa Gemma Galgani, 5 ce ne sono davvero di tutti i tipi. E fra le più svariate tonalità colorate.
Tanti sono i ricordi della proprietaria Marina Giovani vissuti in questo negozio che ha compiuto i vent’anni dalla sua gestione, <<Giovani Marina Fiori e Piante aggiunge la sua esperienza ventennale a quella di ventotto anni del vecchio negozio “Tuttoplastic M. Attriti” di cui ancora è presente la storica insegna in lettere bianche su sfondo nero. Ricordo come fosse ieri quando decisi di aprire qui a fine aprile del 1997 dopo un’avviata esperienza di quindici anni a Lucca di fioraia. Ho cercato sin da subito di puntare su una tipologia di vendite particolari come i fiori artificiali in plastica che insieme ai casalinghi che io poi non ho continuato, qua erano già di casa. Ho sempre creduto in questo tipo di prodotto di taglio medio-alto da far avere ai clienti, fornendolo loro nelle forme più diverse. Curo anche piante da appartamento e fiori freschi, dalle ortensie più colorate ai gerani dal profumo intenso fino alle rose più diversificate o alle orchidee più rigogliose. Cerco di soddisfare sempre ciascun cliente nelle proprie richieste ed aver raggiunto questa durata è sicuramente un traguardo gratificante ed importante>>.

Aggiunge ancora Marina Giovani, <<La via ha molte potenzialità, è un crocevia per la città. Ci sono tanti turisti e specie nei periodi degli eventi dentro le Mura la gente ama passare e fermarsi per comprare i miei fiori. Tanti rimangono incantati e soddisfatti davanti alla mia vetrina che allestisco periodicamente durante il corso dell’anno. E' stato bello allestirla per il festoso e variopinto clima della festa dei fiori di Santa Zita. Ho preparato la vetrina a tema “La classica con più gusto” per la rassegna Lucca Classica Music Festival dal 4 al 7 maggio. Ho intenzione di utilizzare, anche nella traduzione italiana, l’immortale canzone “La Vie en Rose” di Édith Piaf. Si possono notare anche tra i fiori piccoli vinili che mi serviranno per completare l’ambientazione. Svolgo questo lavoro con grande passione ed impegno costante e cercherò di farlo ancora nello stesso modo in futuro>>.


ANCHE PAOLO DEL DEBBIO AL PALIO DEL BIROLDO


Anche il noto giornalista e conduttore televisivo lucchese Paolo Del Debbio nella veste di giurista d’eccezione al secondo Palio del biroldo. In tanti hanno approfittato della bella giornata di domenica 9 aprile e non sono voluti mancare: chi per fare qualche acquisto, chi per uno spuntino, chi per un picnic nell’area del mercato. L'evento ad ingresso libero, promosso dall'associazione culturale Sei Marsiliese sé, è nato nel 2016 da un’idea del suo presidente Roberto Quilici e si è svolto per tutta la giornata nell'area del mercato di Marlia. Protagonista ancora una volta il sanguinaccio tipico della Lucchesia e della Garfagnana: sua maestà il biroldo. Novità importante dodici versioni diverse di questo insaccato, con altrettanti maestri norcini in gara provenienti da tutta la provincia, che si sono contesi l’ambito primo premio: F.lli Bernardi, Macelleria Salumificio Lané, Macelleria Bullentini, Pagliai Francesco Nieri Giuseppe, Norcineria La Vinchiana, Macelleria Margherita Coletti, Alimentari Rocchi Gino, Antica Macelleria Nutini, Salumificio Artigianale D'Antraccoli, Salumificio Artigianale Gombitelli, Alimentari Procissi Laura e Macelleria Bianchi Luigi. Fuori gara, quello che è stato definito il cugino di campagna, la Macelleria Chini, che ha fatto assaggiare il mallegato buristo, il cugino fiorentino del biroldo. Nel pomeriggio è ritornata la sfida tra i norcini di grande tradizione e professionalità della Lucchesia, per celebrare ancora una volta il miglior biroldo. La gara è stata condotta da Fabrizio Diolaiuti, con a capo della giuria di qualità Dario Cecchini, il famoso macellaio-poeta toscano di Panzano in Chianti conosciuto anche per il suo motto "Viva la ciccia e chi la stropiccia". La gara è stata resa più interessante da una nuova formula di assaggio e valutazione da parte della giuria di qualità, così composta: Paolo Del Debbio, Gino Fuso Carmignani presidente del consorzio vini di Montecarlo, Stefano de Ranieri del ristorante Il Mecenate di Lucca e rappresentante Slow Food, Aurelio Barattini dell'Antica Locanda di Sesto, il giornalista esperto in enogastronomia oltre che storica firma della guida dei ristoranti del Gambero Rosso Corrado Benzio, Marco Bernardini nipote di Sergio Bernardini fondatore della Bussola della Versilia e Caterina Santori assaggiatrice Onas e produttrice di salumi biologici. Il vincitore assoluto del Palio alla fine è risultato la Norcineria la Vinchiana di Antonio Lena, che si è impossessato sin dall’inizio del trono, lottando per non farselo togliere e soddisfacendo poi maggiormente i giudici per vista, gusto e olfatto dal suo biroldo in gara. Aggiudicandosi infine il palio disegnato dal pittore marliese Giuseppe “Beppino” Del Debbio, un’opera su tela da esporre poi nella propria attività. La giornata è stata allietata dai tamburini e sbandieratori della Contrada Samo del Palio di Fucecchio.




sabato 27 maggio 2017

IL SALAME PROSCIUTTATO DI GHIVIZZANO




Bellezze naturali ed antichi borghi da visitare. Sapore di montagna e di benevola accoglienza. Ma anche di bontà uniche e di cibi succulenti da portare all'assaggio ed al gusto del proprio palato. In Garfagnana ti accorgi che sei di casa se ami la natura ed il buon cibo genuino. Ma non puoi nemmeno fare a meno di pensare a questa terra affascinante e meravigliosa quando ti trovi lontano ed un qualcosa di importante di ciò che è suo figlio o dono te la ricorda e te la fa rivivere.

Questo è ciò che nelle occasioni più liete e di festa ti regala anche un salume che in Garfagnana e Valle del Serchio è una vera e propria specialità: il Salame Prosciuttato di Ghivizzano. Re e principe ambito delle grandi occasioni, nasce da mani forti e sagge da cui prendono vita questi ingredienti unici, le carni migliori con cui con maestria e cura viene lavorato.
Un salume tipico che nasce dalla macinazione di carne di prosciutto magro e grasso di pancetta misto a macinato impastato e aromatizzato con sale, spezie locali e vino bianco, insaccato nel budello. Il tutto legato a mano con spago di cotone. Con una maturazione adeguata e lenta di circa un mese. Ed infine così dopo e voilà... ecco fatto il Salame Prosciuttato di Ghivizzano nel periodo preferibile per iniziare a consumarlo.

È ottimo servito come profumato e delizioso antipasto o come piatto accompagnato da un Presidio Slow Food come il pane di patate con pane di castagne o pane di Formentone 8 file.

Fa parte del "Paniere Lucchese" della cosiddetta Rete del Gusto.

Uno degli eventi più attesi in cui possiamo ambire di trovarlo è “Norcini a Castello“, iniziativa di rievocazione storica e degustazione enogastronomica che si tiene a settembre presso il castello medievale di Ghivizzano.

Produttori:

Azienda Agricola Podere Le Pianacce Pian di Coreglia; L'Antica Norcineria Bellandi Ghivizzano.



mercoledì 24 maggio 2017

RICCARDO NENCINI RACCONTA ORIANA FALLACI




Lunedì 29 maggio alle 18 presso la Sala Luigi Suffredini di Castelnuovo il viceministro delle Infrastrutture e Trasporti Riccardo Nencini sarà appositamente in Garfagnana per presentare il volume “Il fuoco dentro. Oriana e Firenze” (Mario Pagliai, 2016). Nencini già finalista al premio Acqui Storia con "L'imperfetto assoluto", illustra un'opera del cuore verso un'amica di cui sente la mancanza e che nonostante il carattere non sempre facile non ha mai abbandonato, riconoscendone le doti immense di giornalista e scrittrice. Con “Il fuoco dentro” l’autore tenta di riconciliare la Fallaci con Firenze, la sua città. Interverranno il sindaco Andrea Tagliasacchi e lo scrittore e giornalista Mario Bernardi Guardi. Sala Suffredini sempre più splendido punto di riferimento culturale dopo il suo recente restauro grazie al co-finanziamento di Regione Toscana e Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.







L'ULTIMO LIBRO DI MARIO ROCCHI





Martedì 30 maggio alle 17,30 presso i locali dell’auditorium di San Micheletto alla Fondazione Ragghianti, il critico d’arte e cinematografico, scrittore, giornalista e professore di educazione fisica in pensione Mario Rocchi presenta a distanza di quasi un anno dall’ultimo lavoro, il suo nuovo romanzo “Casa Balboa – Stai calmo papà” (Tra le Righe Editrice, 2017). Quarto della serie di Casa Balboa, conclude la piccola saga della strampalata famiglia, emblema della società in cui viviamo, a volte incomprensibile. Nell'opera Mario Rocchi si diverte, con una prosa creata ad arte, che descrive una società falsa e meschina, vuota e perduta, senza miti, idee e valori. La copertina del libro è realizzata da Roberto Fontirossi. Relatore dell’evento lo scrittore e critico Sebastiano Mondadori con reading a cura di Marco Vignolo Gargini.